Hermann Hesse
Hermann Hesse nasce a Calw nel Württenberg in Germania il 2 luglio 1877 da genitori pietisti (una corrente del protestantesimo che mette la vita interiore ed il raccoglimento sopra ogni altra cosa), piu' volte missionari in India, come il nonno linguista, studioso di sanscrito.
Diciamo che Hesse si e' nutrito di latte materno misto ad induismo e buddhismo, assieme all'abitudine all'instrospezione ed alla meditazione, il tutto vissuto in un ambiente estremamente rigido ed oppressivo. Scuola privata e poi seminario evangelico a Maulbronn per gli studi teologidi: qui comincia a soffrire di mali di testa ed insonnia. Alla fine fugge dall'istituto. Nel 1891, a soli 14 anni, tenta il suicidio a seguito di profonde crisi depressive, e viene ricoverato nel manicomio (chiamiamo le cose con il loro nome!) di Stetten ed inizio un altro periodo di profonda disperazione che non finisce con l'uscita dalla casa di cura: per un anno cambia diverse scuole ed entra ed esce da altre istituti psichiatrici finchè i genitori decidono di trasferirsi nuovamente nella città natale di Calw.
Inizia a scrivere i primi racconti, ma solo nell'ottobre del 1895 ha il permesso di trasferirsi da solo a Tubinga per iniziare un apprendistato come libraio presso una libreria del luogo. Libero dalle costrizioni famigliari pubblica le prime opere.
Da Tubinga si sposta nel 1899 a Basilea e trova un impiego come assistente presso la libreria Reich, scrive varie opere ma la prima affermazione arriga nel 1904, con il romanzo Peter Camenzind. Nello stesso anno sposa una fotografa professionista, Maria Bernoulli, e vanno a vivere a Gaienhofen, sul lago di Cosanza. Il matrimonio non sarà privo di nubi per l'enorme distanza caratteriale tra i due, nonostante i tre figli che arriveranno.
Nel 1911 il viaggio a Ceylon, Sumatra e Malaysia alla ricerca della pace interiore, ma, a causa delle sue condizioni di salute gravate dal viaggio, non riuscì a raggiungere l'India, la meta che si era prefissato.
La Prima Guerra Mondiale non poteva non segnarlo profondamente, lontano com'era da qualsiasi forma di violenza, anche se è proprio in questo periodo (o forse "per" questo travagliato periodo storico) che riesce a scrivere testi come Demian e L'ultima estate a Kingsor. Nel 1917 un esaurimento nervoso lo porta ad un nuovo ricovero ed ad un ciclo di elettroshock ed ad una terapia psicoanalitica con un allievo di Jung e con Jung stesso. Due anni dopo la separazione dalla moglie e quasi contestualmente la pubblicazione di Demian ed il suo trasferimento a Montagnola, vicino a Lugno, dove si dedicherà all'altra sua passione: la pittura.
La pace dei luoghi riuscirono forse anch'essi a distaccarlo dall'educazione ed il modo di pensare della sua famiglia d'origine ed ad avvicinarlo ancora di più alle religioni orientali da un lato e dall'altro all'esistenzialismo.
Nel 1922 esce Siddhartha, nato da un suo viaggio in India e del suo avvicinamento al buddhismo ed all'induismo. Nel 1923 il divorzio da Maria ed il matrimonio con la cantante Ruth Wenger, di vent'anni più giovane. Poi un'altra crisi esistenziale ed emotiva e la nascita de Il lupo della steppa. Subito dopo il legame con Ninon Dublin Auslander, storica dell'arte con la quale andò a vivere nel 1928.
Nel 1930 scrive Narciso e Boccadoro e nel 1932 inizia il suo ultimo capolavoro la cui creazione e completamento gli porteranno via ben 10 anni di tempo: Il giuoco delle perle di vetro.
Sposa Ninon Dublin Auslander nel 1932.
La sua vita fu in quegli anni molto ritirata e serena.
Nel 1946 il premio Goethe ed Nobel per la letteratura con la motivazione:
"Per la sua scrittura ispirata che nel crescere in audacia e penetrazione esemplifica gli ideali umanitari classici, e per l'alta qualità dello stile"
ma ancora una volta la depressione lo costringe all'ennesimo ricovero in casa di cura. Dopo un anno la dimissione ed il rientro a Montagnola dove rimase fino alla morte, il 9 agosto del 1962.
Rosalba Crosilla
Bibliografia:
Romanzi e racconti
Poesie
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Traduzioni in italiano