LETTERATURA

L'amore ai tempi del colera

Gabriel Garcia Gabo Marquez

recensione


Per Marquez e' il primo paragrafo di un romanzo a raccontare tutto: la struttura, il tono, lo stile, il ritmo, persino il carattere di qualche personaggio. Poi va tutto avanti da solo...

Fatto il primo paragrafo la mano scorre e la mente vola, solitaria, in un mondo che ha avuto il suo big-bang nel primo, fatidico paragrafo..

Anche ne "L'amore ai tempi del colera" la struttura e' questa ... e, pergiove!, Marquez non sbaglia!

"...Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre destino degli amori contrastati. Il dottor Juvenal Urbino lo senti' appena entrato nella casa ancora in penombra, dove era accorso d'urgenza per occuparsi di un caso che per lui aveva cessato di essere urgente da molti anni.
Il rifugiato antillano Jeremiah de Saint-Amour, invalido di guerra, fotografo di bambini e suo avversario di scacchi piu' pietoso, si era messo in salvo dai tormenti della memoria con un suffumigio di cianuro di oro..."

In effetti c'e' tutto: il ritmo, lento e denso, l'amore, la morte, il destino vissuti come fossero conseguenti l'uno all'altro. Vissuti con dolore, ma con dolore soffuso. E la salvezza, l'uscita da un mondo che, non che fosse inaccettabile (parola troppo grossa, troppo dinamica per Marquez), diciamo un mondo che non andava piu' bene. Nasconde anche l'inganno il primo paragrafo: il protagonista principale non c'e'.

Siamo nel periodo a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, in una cittadina del Caribe sorta sulle sponde del Rio de la Magdalena e, come trasportati dalla corrente del fiume, ci passano davanti amori folli, adolescenziali, selvaggi o consacrati, gridati, pianti ed implorati in lettere mai spedite o mai lette, perche'

"il cuore ha piu' stanze di un casino".

Ma il fiume e' anche costante ed inarrestabile come l'amore di Fiorentino Ariza per Fermina Daza. Un amore non corrisposto che portera' il protagonista a sfogarlo nella corrispondenza commerciale, che

"... usciva rimata, e avevano un afflato lirico che le toglieva autorita' ..."

un amore che lo portera' a cercar conforto nello scrivere su commissione lettere infuocate o grondanti lacrime, ad affogarsi tra le braccia di altre donne senza riuscir mai a sfuggire alla sua solitudine.

Il fiume sara' alla fine la salvezza, la via d'uscita, la liberta' folle di decidere il proprio destino.

"Il capitano guardo' Fermina Daza e vide sulle sue ciglia i primi fulgori di una brina invernale.
Poi guardo' Fiorentino Ariza, la sua padronanza incivile, il suo amore impavido, e lo turbo' il sospetto tardivo che e' la vita, piu' che la morte, a non avere limiti.
'Fino a quando crede che possiamo continuare con questo andirivieni del cazzo?'
gli domando'. Florentino Ariza aveva la risposta pronta da cinquantatré anni sette mesi e undici giorni, notti comprese.
'Per tutta la vita' disse.

E' un gran libro passionale ed appassionato, che ti fa tenere il fiato dalla prima all'ultima riga, un'alchimia perfetta di magia, sudore, tropici, dolore e soprattutto speranza e vita contro le quali nulla possono malattia o vecchiaia.

Rosalba Crosilla

L'amore ai tempi del colera: copertina

L'amore ai tempi del colera: copertina