LETTERATURA

Jean-Paul Sartre

biografia e bibliografia


Jean Paul Sartre nasce a Parigi il 21 giugno 1905. Dal '24 al '28 frequenta l'Ecole Normale, dove studia filosofia e psicologia, e qui conosce Simone de Beavouir alla quale restera' legato sentimentalmente per tutta la vita. Successivamente (dal 1931 al '33) insegna filosofia al liceo di Le Havre; poi l'Istituto Francese di Berlino, grazie ad una borsa di studio, dove si avvicina allo studio della fenomenologia di Hsserl: questi studi ed il forte interesse nei confronti dell'esistenzialismo di Heidegger influenzeranno fortemente la sua filosofia e le sue opere future. Inizia a pubblicare gia' nel 1936, la prima opera e' "L'immaginazione", seguita da "La nausea" del '38, la raccolta di racconti "Il muro" e "Abbozzo di una teoria delle emozioni" del '39, "L'immaginario" del '40. Poi la sosta forzata: viene richiamato alle armi e, nel giugno dello stesso anno, fatto prigioniero dai tedeschi in Lorena ed inernato a Treviri. Facendosi passare per civile, riesce ad ottenere la liberta' e milita nella resistenza antinazista francese. E' proprio di questi anni la sua opera filosofica piu' impegnativa, "L'essere e il nulla" ed uno dei suoi piu' noti lavori teatrali, il dramma "Le mosche".

Nel 1945 fonda, con M. Merleau-Ponty, Aron e Camus, "Les Temps Modernes", rivista letteraria con forte impegno sia filosofico che politico; inizia anche a lavorare sulla serie di romanzi intitolati "Le vie della liberta'": L'eta' della ragione (L'age de raison, 1945), Il rinvio (Le sursis, 1945), e La morte nell'anima (La mort dans l'ame, 1949).

Ormai era diventato famoso in tutto il mondo come caposcuola dell'esistenzialismo (etichetta che -come tutte- non gli piace affatto), inizia una lunga serie di viaggi in giro per il mondo. E' del '47 la nascita del partito di ispirazione marxsista Rassemblement Démocratique Révolutionnaire che Sartre fonda con Rosset e Rosenthal, ma l'esperienza finisce l'anno dopo con un pessimo risultato alle elezioni.

Dopo l'arresto del segretario del Partito Comunista francese, Jacques Duclos, con l'accusa di complotto contro lo Stato, Sartre si avvicina ai comunisti francesi (compagni di viaggio, li definira') e pubblica, su "Le temps modernes", una serie di articoli dal titolo "I comunisti e la pace"; nello stesso anno partecipa al Congresso mondiale della pace che si tenne a Vienna; l'anno successivo si schiera fermamente contro la guerra francese in Indocina. Ma nel giro di due anni questo suo schierarsi accanto ai comunisti francesi segna la fine dell'amicizia con Camus e con Marleau-Ponty, che definira' Sartre "ultrabolscevico" nel suo scritto "Avventure della dialettica" del '55.

Ma Sartre non guarda solo in una direzione: e' del '56 la pubblicazione dell'articolo "Il fantasna di Stalin", la sua netta presa di posizione contro la repressione sovietica in Ungheria, ed il conseguente distacco dai comunisti francesi. E' il momento di una seria riflessione sul marxismo che Sartre pubblica con il nome di "Questioni di metodo" su una rivista polacca nel 1957 e che poi includera' nel saggio "Critica della ragion dialettica" del 1960. Dopo la pubblicazione dello scritto autobiografico "Le parole" (1963), nel 1964 viene insignito del Premio Nobel

" .... per aver influenzato i suoi tempi con il suo spirito libero e la sua ricerca della verita'."

premio che rifiuta, suscitando grande scandalo.

Sartre, in realta', l'aveva gia' rifiutato a priori, non appena gli erano giunte voci che avrebbe potuto essere tra i candidati, con una lettera all'Accademia svedese, ma la lettera non venne mai aperta o, quanto meno, si pensò che comunque il Nobel sarebbe stato accettato. Non fu cosi': prevalse in Sartre, come doveva, la necessita' di essere fino in fondo coerente con le sue scelte politiche e filosofiche e per mantenere la propria liberta' intellettuale, non può in alcun modo scendere a patti con regimi o sistemi:

"Le ragioni personali sono le seguenti: il mio rifiuto non e' un atto di improvvisazione. Ho sempre declinato gli onori ufficiali. [...] Non e' la stessa cosa se mi firmo Jean Paul Sartre o Jean Paul Sartre Premio Nobel. [...] Lo scrittore deve rifiutare di lasciarsi trasformare in istituzione, anche se questo avviene nelle forme piu' onorevoli, come in questo caso. [...] Anche se tutte le mie simpatie sono dalla parte dei socialisti sarei incapace di accettare, per esempio, il premio Lenin se qualcuno me lo volesse dare"

Il periodo successivo e' dedicato alla campagna contro la guerra del Vietnam e, al Congresso Internazionale della pace a Helsinki del '65, chiede pubblicamente il ritiro immediato delle truppe americane, e nel 1966 e' tra i promotori del Tribunale Russell sui crimini americani in Vietnam. Il "maggio francese" del '68 vede Sartre al fianco della sinistra extraparlamentare e continuò con questo atteggiamento critico nei confronti del partito comunista francese e l'Unione Sovietica schierandosi ancora una volta contro le invasioni, questa volta della Cecoslovacchia, ed assumendo la resposabilita' giuridica di periodici filo-maoisti.

Sartre muore a Parigi nel 1980, odiato dalla destra e considerato scomodo per la sinistra.

Rosalba Crosilla

Jean-Paul Sartre

Jean-Paul Sartre


Bibliografia

Romanzi e racconti:
  • La nausea (La Nausée), 1938
  • Il muro (Le Mur), 1939
  • L'età della ragione (L'âge de raison), 1945
  • Il rinvio (Le Sursis), 1945
  • La morte nell'anima (La Mort dans l'ame), 1949
  • Œuvres romanesques (1981)

Lavori teatrali:
  • Bariona o il figlio del tuono (Bariona ou le Fils du tonnerre), 1940
  • Le mosche (Les Mouches), 1943
  • A porte chiuse (Huis clos), 1944
  • La puttana rispettosa o La sgualdrina timorata (La Putain respecteuse), 1946
  • Morti senza tomba (Morts sans sépulture), 1946
  • Le mani sporche (Les Mains sales), 1948
  • Il diavolo e il buon Dio (Le Diable et le bon Dieu), 1951
  • Kean, 1954
  • Nekrassov, 1955
  • I sequestrati di Altona (Les Séquestrés d'Altona), 1959
  • Le Troiane (Les Troyennes), 1965
  • L'Engrenage, 1969