MUSICA

Syd Barrett .... addio Crazy Diamond


Il 7 luglio 2006 è morto Roger Keith "Syd" Barrett, folle paroliere, voce solista e chitarrista dei primi Pink Floyd. E' morto nella sua città natale, Cambridge, a 60 anni, consumato dal diabete, cieco ed invalido.

E' morto "pacificamente", dicono i giornali inglesi che riservano tutti la prima pagina alla notizia; certo che la sua è stata una morte estremamente "lunga", iniziata già nel 1968, quando l'acido lisergico lo aveva già bruciato. E' proprio del 1968 la sua uscita dal gruppo: non riesce più a suonare in pubblico, neppure imbottito di droga, ed anche la sala di incisione, per lui, rappresenta un problema.

Da quel momento in poi saranno più gli anni passati nelle case di cura di quelli trascorsi tra le mura della casa materna: la depressione ed una serie di forti disturbi psichici non lo abbandonano più. Fino al 7 luglio del 2006.

Impressionante come in soli tre anni di carriera (dal 1965 al 1968) Syd Barrett abbia potuto segnare fortemente quello che doveva essere il futuro della musica rock in generale, diventandone un simbolo.

Impressionante come, per tutta la lunga carriera dei Pink Floyd, abbia continuato ad essere una specie di "convitato di pietra" presente praticamente in ogni album.

Syd Barrett era l'"uomo" spezzato dagli ingranaggi della società, colui che non ha resistito alle pressioni del business, che non ha saputo adeguarsi, piegarsi: troppo sensibile sicuramente, troppo "contro", troppo poeta, troppo ribelle, troppo "genio e sregolatezza" ... Troppo ....

"Flaming" (Barrett)
(da "The Piper at the Gates of Dawn" 1967)
Solitario tra le nubi tutte blu,
sdraiato su una trapunta
Ehi! Tu non puoi vedermi
ma io vedo te!
Oziando nell'umidità della rugiada,
in sella ad un liocorno...
Niente paura! Tu non mi puoi sentire
ma io sento te!
Vedo i ranuncoli afferrare la luce,
dormo sopra un dente di leone.
Tranquillo! Non ti toccherò,
ma potrei farlo!
Sghignazzando nel cielo scarlatto,
io viaggio col telefono...
Ehi! Non siamo mai stati in alto
come quassù!

Rosalba Crosilla

Pubblicato il 7 luglio 2006