MUSICA

Atom Heart Mother

Pink Floyd

recensione

Ottobre 1970, studi della Abbey Road di Londra, i Pink Floyd terminano la registrazione di Atom Heart Mother. Dal lavoro iniziato nei primi mesi dello stesso anno e sospeso per una tournè negli Stati Uniti, salta fuori un album complesso, incredibile per quegli anni (… ed anche per oggi), totalmente rivoluzionario. E' la fusione perfetta tra musica sinfonica, rock, psichedelia, ballate struggenti, canti ancestrali e …. rumori da "cucina"; espressioni musicali, queste, che sembrano non poter collimare in nessun modo, eppure il risultato dimostra esattamente il contrario ed ancora una volta i Pink Floyd centrano il bersaglio e riescono ad esprimere, con un linguaggio totalmente nuovo, i sentimenti profondi ed il malessere di una generazione. Vanno alla ricerca dell'essenza e trovano un macrocosmo ricco di emozioni e di evocazioni.

La creazione era andata arricchendosi e perfezionandosi nel corso del tempo e se dapprima la suite iniziale, che dà il nome all'album, era giocata sulle voci di Gilmour e Wright, in seguito viene affidata ad un'orchestra di ottoni e violoncello e ad un coro di 20 elementi diretto da John Aldiss. Ron Gessin, studioso del suono dall'anima freak psichedelica e compositore d'avanguardia estrema, cura invece gli arrangiamenti; il risultato sono 23 minuti e 39 secondi di musica (un'intera facciata del vinile) tutti da scoprire, divisi in 6 movimenti diversi senza soluzione di continuità. A proposito di Gessin, inutile cercare il suo nome tra i credits, non viene riportato: alcune voci accreditato la versione di screzi con il gruppo, altre quella che i Pink Floyd non volessero ammettere di aver ricevuto aiuti, per così dire, esterni.

Questo pezzo rappresenta, inoltre, l'unica incursione dei Pink Floyd nel mondo, allora nascente, del rock progressivo …. sempre nel nome della sperimentazione. I tre brani centrali, interpretati ognuno dal rispettivo autore, sono delle ballate che stilisticamente "sembrano" non aver nulla da spartire né con la suite, né con il pezzo di chiusura, ma se si pone maggior attenzione ci si accorge che, in realtà, sono delle zoomate strette su individuali, intimi pensieri. Prima la visione globale, caotica seppur armoniosa, della vita che si dipana, poi l'individuo davanti alla sua inadeguatezza, nel caso di "If" di Waters, accompagnato da Gilmour alla slide; alla solitudine ed all'incompiutezza, per "Summer of '68" con il pianoforte di Wright adagiato sulle soffici note di Gilmour; ai ricordi vivi, tangibili, a quelle che sono le radici di ognuno di noi per "Fat Old Sun" di Gilmour che, su tracce sovrapposte, suona sia la chitarra che la lap steel.

Nel pezzo di chiusura il linguaggio viene nuovamente stravolto; non sono i pensieri individuali a trovar voce, ma le azioni ed i rumori, qualcosa che abbia una valenza universale, al di là degli idiomi, culture o latitudini: una colazione preparata al mattino, ancora mezzi addormentati. "Alan Psychedelic Breakfast", ineccepibilmente reale compreso il nome di colui che agisce, Alan Stiles un componente dello staff dei Pink Floyd. E' la prima volta che il gruppo tenta questo tipo di linguaggio musicale (ed il "tentativo" appare decisamente riuscito), certamente non l'ultima: i rumori della vita d'ogni giorno usati per costruire la musica diventeranno una particolarità (ineguagliabile ed ineguagliata) dei loro album …. serve ricordare gli orologi di "Time" ed il registratore di cassa di "Money", in "Dark Side of the Moon", oppure l'intero "I wish you were here"?

Da tempi immemorabili circola una leggenda, forse metropolitana. I primi concerti negli anni 70 i Pink Floyd non avendo un grandissimo seguito, li tenevano in teatri, in club o in discoteche. Si racconta che durante l'esecuzione di questo pezzo, sul palco facessero friggere davvero della pancetta affumicata per aggiungere alla musica, anche l'odore. Non so se sia vero, ma rientrerebbe nella folle e geniale sperimentazione di quei tempi...

La suite d'apertura e il brano di chiusura segnano l'inizio di una rivoluzione sia nella musica successiva del gruppo, sia nella musica rock in generale ed il coraggio di mettersi in gioco e di osare molto al di là dell'osabile testimonia ancora una volta la necessità di ricerca e sperimentazione che ha sempre contraddistinto questo gruppo e non il bisogno di un successo a qualsiasi costo. Già la lunghezza stessa dei brani aveva precluso loro il mercato, allora molto fiorente, dei 45 giri. Certo che estrapolare da un album dei Pink Floyd una canzone per commercializzarla come singolo equivale a tagliare la tela d'un quadro per farla entrare in una cornice dieci volte più piccola.

L'idea per il titolo dell'album sembra sia nata dalla notizia, letta su un giornale, di una donna incinta tenuta in vita da uno stimolatore cardiaco atomico, da qui la trasformazione in tre sostantivi ben precisi, atom, heart e mother (atomo, cuore e madre) che racchiudono l'essenza stessa della vita e formano idealmente un percorso infinito come la vita stessa. Assolutamente fuori dagli schemi anche la copertina di Storm Thorgerson dello studio Hipgnosis: una mucca al pascolo, ripresa da dietro, che ci guarda come fossimo degli intrusi. Niente titoli, nessuna scritta .. nulla. In un periodo nel quale le copertine già di per sé rappresentavano una forma d'arte complessa ed articolata, quest'immagine così essenziale, semplice, rompeva gli schemi e colpiva profondamente; a prima vista "sembrava" non avere nessuna attinenza con l'album …. sembrava … ma quella semplice immagine, della vita racchiudeva il senso: la terra madre ed il concetto profondo del "nulla si crea e nulla si distrugge" poiché la vita si perpetua in forme diverse. E l'aggancio tra contenuto e contenitore diventava assurdamente perfetto.

Atom Heart Mother .... la suite

1) Father's Shout (0:00...)

….. una vibrazione profonda a destra che sale sempre più ….. … fiati che si alzano da sinistra per incrociarsi sopra la nostra testa, rincorrendosi e salendo di tono e di intensità, note spezzate che cercano l'accordo ….. …… finchè entrano le tastiere e, morbide, le percussioni … Il filo conduttore di tutto l'album, che sembrerà a volte perdersi per poi ricomparire all'improvviso, è ormai disegnato. Un cavallo che s'impenna nitrendo, parte al galoppo …. …. esplosione … ed un altro nitrito…. …. Da destra il rombo di una moto: sembra quasi di vedere il piede che cala con forza sulla pedaliera … poi, potente e libera, passa davanti a noi perdendosi in un'eco lontana …. Tastiere ed archi e di nuovo le percussioni si dipanano sullo stesso giro armonico, fino ad introdurre la chitarra "slide" di Gilmour che ci porta in volo, sospinta dai fiati, nel personale universo psichedelico dei Pink Floyd.

2) Breast Milky (...5:19...)

La chitarra scompare in volo e solo le tastiere introducono il coro. Voci limpide e tastiere profonde disegnano arabeschi nell'aria ed ognuno può trovare ciò che vuole: esplosioni rallentate, guglie gotiche, spirali di fumo che portano lontano …… Percussioni rotonde entrano a sostenere le voci che all'improvviso, all'apice del crescendo, sfumano

3) Mother Fore (...10:09...

In un passaggio tanto assurdo quanto impercettibile la musica diventa jazzata: chitarra e tastiere, ora sul ritmo di percussioni smorzate, con note che saltano e rimbalzano. Il paesaggio è di colpo cambiato e sta cambiando di nuovo con poche note tenute, lunghissime, una sottile linea di musica che si dissolve, lasciando spazio ad un canto propiziatorio, antico quanto il mondo che sale e, salendo d'intensità, cambia forma e sonorità. In un balzo nel tempo diventa quasi epico …. E tornano i fiati, come una corrente calda, ampia, torna il filo conduttore dell'album a cambiare il paesaggio …

4) Funky Dung (...15:25...

......... c'è ancora un altro mondo ad attenderci.... una foresta forse.. scimmie, uccelli che stridono; … poche note aspre tirate sulla tastiera…. … e un treno ci sfreccia davanti, in corsa …

5) Mind Your Throats Please (...17:44...

Su gocce di note riprende l'armonia di base, da sinistra a destra, spezzata, con strumenti che si sovrappongono a strumenti, scaldandosi e rincorrendosi.. Sono i fiati a riempire l'atmosfera con gli accordi del tema centrale, poi, in un crescendo pastoso …

6) Remergence (...19:45...

… cedono la scena al violoncello .. e ritorna la slide con le sue note lunghe e sognanti a segnare sentieri che si intersecano e si perdono…. .. una chitarra svisa da un orecchio all'altro con sullo sfondo le classiche percussioni pinkfloydiane e sale il coro, nuovamente, con i fiati in un pieno tanto armonioso quanto composito

If (Waters) ( 4:30 )

Un semplice arpeggio di chitarra inserisce la voce di Waters

. …. IF … è sempre Syd Barrett che gli aleggia accanto … SE ...........

"se fossi un treno sarei in ritardo … … se fossi un buon uomo parlerei più spesso con te…. … se dovessi impazzire vi prego non mettetemi i fili nel cervello …."

Anche in quest'album il convitato di pietra è Syd Barrett , uno dei fondatori del gruppo nel non lontano (all'epoca) 1965, chitarrista ed autore geniale e visionario quanto instabile che aveva tracciato il profilo musicale dei Pink Floyd per poi venir irrimediabilmente risucchiato nella spirale della droga. Le musiche risentono ancora del suo influsso, quasi a perpetuarne la presenza ed, a ribadire una sorta di fedeltà morale nei suoi confronti, Waters gli parla attraverso questo brano che racchiude tutta l'amarezza e la frustrazione di colui che, impotente, non riesce a riportare indietro o a raggiungere la mente d'un amico.

Summer Of '68 - Wright - ( 5:28 )

Un giro di tastiere ed uno di basso apre la strada alla voce di Rick Wright

"Vorresti dirmi qualcosa prima di andartene? …

e lentamente sale per esplodere in

.... "How do you feel".

Lo spazio tra un concerto e l'altro riempito da un incontro fra due corpi che non si conoscono, né si conosceranno mai … e l'amarezza (.. forse ..) viaggia su note di chitarra. Uno stacco di tromba riporta l'eco della suite iniziale …

Fat Old Sun - Gilmour - (5:23)

Campane in lontananza ...... chitarra …. Gilmour

"quando il vecchio grasso sole tramonta nel cielo …"

… giunge la sera cantando la sua antica canzone, portando ricordi ed odori lontani, buoni, assieme a sicurezza e calore

L'equilibrio tra voce e strumenti è perfetto: parole malinconiche che Gilmour sembra cantare per sé stesso su una morbida base di strumenti che sembrano suonare per sé stessi, finchè la voce scompare lontano e rimane l'altrettanto perfetta chitarra di Gilmour. Un assaggio, in fondo, del chitarrista, completo di tecnica e cuore, che diventerà… certo che già allora la sua capacità interpretativa era notevole. Finisce con un assolo: lo stesso giro ogni volta diverso ed arricchito. E si vorrebbe che continuasse … e continuasse …. e continuasse ... Campane in lontananza …..

Alan's Psychedelic Breakfast

1) Rise And Shine ( 0:00...)

Rubinetto che gocciola. Qualcuno entra ciabattando in una cucina.

"……. I miei cereali …. uova strapazzate … bacon …. caffè…"

la voce passa come un pensiero da un orecchio all'altro. Scroscio d'acqua nel lavello … rubinetto del gas aperto … ed un fiammifero che si accende una …. due …. tre … quattro … sette volte, sempre più velocemente, intervallato da altrettante entrate di batteria … Un intermezzo puramente strumentale ci accompagna nell'attesa del fischio di un bricco di caffè che, bollente, viene bevuto a sorsate .. cereali che si gonfiano nel liquido

2) Sunny Side Up (...4:29...)

Smorzate, tonde, entrano tastiere, percussioni e delle voci (suoni anch'esse): scambi di battute tra amici ancora assonnati con sullo sfondo il bacon che sfrigola… La chitarra soffice segna la fine dell'attesa e, su queste note, sebra di vedere un chiaro e calmo mattino di sole …. Poi la musica diventa piena e rilassante. Ancora acqua che scorre, questa volta sui piatti sporchi … altro ciabattare …

3) Morning Glory (...8:18...)

….. e ci lasciano soli con un rubinetto che gocciola…..

Rosalba Crosilla

Pubblicato nel 2004

Atom Heart Mother: copertina del vinile

Atom Heart Mother: copertina del vinile

Atom Heart Mother: copertina del vinile -  retro

Atom Heart Mother: copertina del vinile - retro



Tracklist
  • 1 - Atom Heart Mother (Mason/Gilmour/Waters/Wright/Ron Geesin)
  • ...........Father's Shout
  • ...........Breast Milky
  • ...........Mother Fore
  • ...........Funky Dung
  • ...........Mind Your Throats Please
  • ...........Remergence
  • 2- If (Waters)
  • 3- Summer '68 (Wright)
  • 4- Fat Old Sun (Gilmour)
  • 5- Alan's Psychedelic Breakfast (Mason/Gilmour/Waters/Wright)
  • ...........Rise And Shine
  • ...........Sunny Side Up
  • ...........Morning Glory
  • Durata: 52:02
  • LA FORMAZIONE
  • David Gilmour - vocals, guitar
  • Rick Wright - vocals, keyboards
  • Roger Waters - vocals, bass
  • Nick Mason - drums
  • Additional personnel:
  • John Aldiss Choir - vocals
  • Abbey Road Session Pops Orchestra

Atom Heart Mother: copertina interna

Atom Heart Mother: copertina interna

Atom Heart Mother: copertina interna

Atom Heart Mother: copertina interna



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